TEORIA DELLA NEOTENIA
Teoria della neotenia. Che è questa roba??
Parliamo di Teoria della Neotenia.
La Neotenia è un termine scientifico utilizzato per la prima volta nella cinofilia dal professor Raymond Coppinger, studioso americano dell’evoluzione.
Nel 1982, Coppinger ipotizzò una nuova teoria scientifica, per l’appunto la teoria della neotenia, in cui sosteneva che esistesse una relazione tra aspetto e caratteristiche comportamentali.
La teoria della neotenia descrive un processo etero cronico.
Si definisce eterocronia un cambiamento nei tassi di sviluppo di un individuo rispetto al suo antenato. Ciò significa che i cani hanno sviluppato dei comportamenti, conservando le forme ed i comportamenti di richiesta di cure e di cibo, tipiche dei lupi nello stadio giovanile.
Secondo questa teoria quindi, i cani non hanno le caratteristiche dei lupi adulti ma mantengono quelle tipiche dei cuccioli di lupo.
Questo non significa semplicemente che certi cani hanno il muso più corto e assomigliano a cucciolini di lupo.
E’ stato scientificamente provato da Robert Wayne che tutte le razze di cane hanno lunghezza del cranio perfettamente proporzionata rispetto ai lupi e agli altri canidi. Quindi, dai bulldog ai borzoi, nonché lupi adulti, tutti hanno lo stesso grado di proporzione tra palato e lunghezza del cranio.
Quasi vent’anni dopo, lo stesso Coppinger, redattore della famosa “scala neotenica”, scrisse: “la maggior parte delle teorie sul pedo-morfismo e sulla neotenia derivano dalla percezione che i cani tendono ad avere musi più corti quando confrontati con i lupi. Io stesso caddi in questa trappola nei primi anni del progetto sui cani da guardia del gregge”.
Ritrattò perciò la sua teoria, dopo le pubblicazioni scientifiche del ricercatore Robert Wayne, nel 1986, sulla morfologia del cranio di canidi selvatici e domestici.
Wayne, come già spiegato nel precedente capitolo, scoprì che tutte le razze canine hanno lo stesso rapporto tra lunghezza del palato e lunghezza totale del cranio. Le teste dei cani sembrano più corte solo perché’ sono più larghe.
Quindi, dai bulldog ai levrieri, nonché lupi adulti, tutti hanno lo stesso grado di proporzione tra palato e lunghezza del cranio.
La verità’, però, è’ che non esiste solo il rapporto tra cranio e palato, nell’aspetto di un cane.
Magari non si potrà dividere le tipologie in modo così rigoroso, solo in base alle caratteristiche pedomorfiche, ma se un cinofilo ha avuto a che fare con diverse razze canine, si sarà reso conto che in effetti, la neotenia, non è un’idea così assurda.
I cani sarebbero quindi lupi ‘neotenizzati’.
A diversi gradi di neotenia corrisponderebbero anche diverse morfologie e attitudini comportamentali dei cani (Coppinger e Smith 1983, Coppinger et al. 1987).
Giusto per riportare tutte le informazioni riguardo a questa teoria, esistono cinque stadi diversi di neotenia, a seconda delle caratteristiche fisiche. Essi possono essere un aiuto per comprendere meglio alcune razze e poter prevenire eventuali problemi comporta-mentali.
Primo stadio: infanti (20-25 giorni di età)
La testa assomiglia molto a quella di un cucciolo di lupo: occhi semi chiusi, orecchie piccole e piatte, muso corto.
Il cucciolo ancora non si muove, resta con la madre ed i suoi fratellini all’interno della tana. L’interazione sociale è molto ridotta.
A questo stadio appartengono i molossoidi, come il bulldog inglese o il cane corso o il bull mastiff.
Le caratteristiche principali di questi cani sono:
-canna nasale ridotta che non gli permette di correre troppo
perché’ gli mancherebbe l’aria
-sono cani da guardia
-non si muovono se non devono farlo per forza
-ha una prossemica ridotta, non attacca a distanza ma se superata una distanza minima, il cane decide se attaccare o no… ma se attacca è davvero pericoloso perché’ non mollerà la presa.
-l’interazione sociale è chiusa al nucleo famigliare
Secondo stadio: adolescenti (26-50 giorni di età)
Il cucciolo fa molti progressi tra i 26 ai 50 giorni.
Hanno un concetto del mondo molto ristretto e fanno molta fatica ad integrarsi nel modo umano.
Questo gruppo include i grandi guardiani del gregge, come il pastore maremmano o quello dell’asia centrale, che come ben sapete vivono in simbiosi con il gregge, in quella struttura sociale, pertanto l’interazione interspecifica è univoca. Il loro scopo è proteggere incondizionatamente il proprio gregge.
Terzo stadio: i giocatori (51-70 giorni di età)
Il cucciolo di lupo, fisicamente attivo, ormai fuori dalla sua tana per esplorare il mondo intorno, comincia ad intrecciare interazioni sociali sempre più complesse, anche al di fuori dei suoi fratellini: inizia ad interagire anche con altri adulti. Ovviamente non sono ancora abbastanza cresciuti per poter cacciare, al massimo giocano a rubarsi il cibo.
A questo stadio corrispondono i retrievers, le cui caratteristiche sono proprio una gran vitalità ’entusiasmo, una tendenza innata a “riportare” le cose, raramente aggressivi o paurosi e con una scarsa territorialità.
l Golden Retriever fa parte dei giocatori.
Sono docili, ossia hanno la predisposizione di considerare l’uomo come punti di riferimento. Non a caso la caccia, il soccorso e altri lavori per cui sono prettamente utilizzati, sono subordinati all’uomo.
Quarto stadio: i paratori (71-120 giorni di età)
Ormai il lupo non è più un cucciolo, ma comincia a diventare adulto; per questo motivo inizia a mettersi in gioco e ad essere più autonomo. E’ ancora troppo giovane e inesperto per poter inseguire una preda ed ucciderla, ma può sicuramente contribuire alla caccia, aiutando il branco ad isolarla.
A questo stadio corrispondono i conduttori del gregge, come ad esempio i Border collie. Proprio per il comportamento di isolare la preda.
Le caratteristiche dei cani di questo stadio sono: un istinto predatorio molto forte, una resistenza fisica e mentale pazzesca, un’intelligenza spiccata e un apprendimento velocissimo.
Se non fatti lavorare a dovere, e’ possibile che mostrino comportamenti fastidiosi come distruggere tutto quello che trovano in casa o peggio sviluppino aggressività.
Quinto stadio: i tallonatori (121-150 giorni di età)
Il lupo è maturo a tutti gli effetti, ha sviluppato una forte indipendenza… è libero.
Mi è piaciuta una volta quando mi hanno detto: in questo periodo il lupo è nella fase “ragazzi, vado via un paio di giorni e torno, ci vediamo”.
Ecco, questo è il momento in cui vanno ad esplorare il territorio. Nel cane questo si traduce in soggetti molto indipendenti, come i cani nordici, i primitivi e ovviamente i levrieri.
Essi sono in grado di cacciare e consumare delle piccole prede.
Aggiungo solamente un’ultima considerazione: non tutte le razze sono neoteniche, soprattutto quelle incrociate.Ad esempio, il dobermann, ha un muso da tallonatore ma le orecchie da giocatore ed è molto atletico.
In conclusione, la teoria della neotenia è piuttosto empirica, ma è bene esserne a conoscenza.
Se volete entrare nello specifico vi suggerisco di leggere anche questo (da wikipedia)
Bibliografia
(ref. Le scienze https://www.lescienze.it/news/2016/06/06/news/doppia_domesticazione_cane-3112532/)